Intervista a Alexandru Cancel
1. Che lavoro sognavi di fare da bambino?
Come tanti altri bambini avrei voluto fare il calciatore … vari infortuni mi hanno fatto desistere
2. Che formazione hai avuto per arrivare a ricoprire il ruolo di Head Concierge ?
Diploma in ragioneria e soprattutto una giusta gavetta sia come front che come back office presso vari
hotel 5 stelle al sud Italia, e all’estero (e.g. Le Meridien Piccadilly di Londra).
3. Qual è la difficoltà maggiore incontrata in questi anni? E la tua più grande soddisfazione?
La difficoltà maggiore è stata sicuramente l’approccio con la lingua inglese. Poter superare lo scoglio della
comunicazione (in un’altra lingua diversa dalla mia natale) mi ha richiesto molta pazienza e dedizione. La
mia più grande soddisfazione è quella di avere avuto la meritata opportunità di poter ricoprire questo ruolo
al GHA, uno degli Hotel più famosi della riviera ligure.
4. Se non avessi fatto questo lavoro, quale altro avresti voluto fare?
Mi ha sempre affascinato la possibilità di conoscere le varie sfaccettature del mondo e le varie persone e
culture che lo popolano. Avrei forse intrapreso la professione di steward di volo o qualche altra professione
che mi permettesse di cibare questa mia fame di conoscenza.
5. A volte il tuo lavoro è molto simile a quello di uno psicologo … vero?
Decisamente si, dovendo ascoltare i problemi e le esigenze delle persone e quindi trovare dei compromessi
e delle soluzioni per armonizzare le esigenze comuni.
6. Raccontaci la richiesta più strana che ti è Mai stata fatta?
… In quel periodo stavo lavorando al Sextantio “Le Grotte della Civita” a Matera. Un ospite texano mi ha
chiesto dove poter fare atterrare il suo elicottero nei pressi dell’albergo … alla fine ho organizzato
l’atterraggio in sicurezza su una pista di go-kart e il successivo trasferimento degli ospiti in albergo,
soddisfacendo le richieste dell’ospite.
7. Che consiglio daresti ad un ragazzo o ad una ragazza che vorrebbero intraprendere la tua
professione?
Il mio consiglio è di raccogliere quante più informazioni possibili su tutto il variegato tessuto territoriale nel
quale l’hotel si inserisce, in modo da diventare un connettore ed un sapiente interprete tra l’hotel stesso, la
sua clientela e il tessuto territoriale tutt’attorno.
8. Il tuo è spesso un lavoro “maschile” o mi sbaglio?
No, non è assolutamente un lavoro maschile Ho fior di colleghe e di colleghi molto in gamba. Come in ogni
ambito lavorativo basta metterci passione e dedizione.
Di Indira Fassioni