Le soft skills, passato, presente e futuro

Delicatezza: qualità di chi non urta, non offende l’animo ma al contrario lo blandisce, inducendo sensazioni gradevoli.

Quando ho iniziato a scrivere il mio libro sulle soft skills, nel lontano 2015, avevo pensato di intitolarlo La delicatezza nella valigia perché il messaggio finale che avrei voluto trasmettere era quello che la vita in fondo è un viaggio e nella valigia che raccoglie ciò che è importante avere lungo il tragitto non può mancare la delicatezza. Perché a ben vedere quando si parla di soft skills si immagina, a ragione, un insieme di qualità come: gentilezza, cortesia, educazione, discrezione, eleganza, finezza, garbo, grazia, raffinatezza e sensibilità, ovvero tutti i sinonimi di “delicatezza”.
Otto anni fa poche persone conoscevano il significato delle soft skills, nessuno sapeva quante e quali fossero in definitiva le competenze da sviluppare e, soprattutto, era diffusa la convinzione tra gli addetti ai lavori che le abilità tanto preziose e ricercate nel mondo del lavoro (e non solo) fossero un qualcosa di innato: con le soft skills in qualche modo ci nasci. Questo era il comune sentire, “c’è chi è più dotato e chi non lo è”. Io stesso ricordo di aver definito nella prefazione del mio libro le competenze trasversali come “quelle abilità che nessun percorso scolastico insegna ma che tanto servono nella vita di tutti i giorni”.
In realtà in quest’epoca digitale e iperconnessa le cose evolvono alla velocità della luce, o sarebbe meglio dire “della fibra”, così oggi esistono corsi come quello patrocinato da Lusso Gentile che insegnano le competenze trasversali ai ragazzi che forse più ne hanno bisogno: quelli che lavorano e vivono nel settore del turismo.
Persone che più di altre devono acquisire abilità come gentilezza, empatia, raffinatezza. Così se il passato nel mondo delle soft skills era avvolto in una bruma di mistero e a volte anche confusione (ricordo di aver letto tra le abilità trasversali anche l’igiene personale e la conoscenza della lingua inglese!), il presente sono le scuole e i momenti formativi specificamente rivolti alla costruzione e potenziamento delle abilità trasversali.
Perché oggigiorno tutti sanno che non è più sufficiente essere preparati nel proprio mestiere… Le sole hard skills non bastano! Bisogna puntare sulle soft skills, ormai
giustamente considerate importanti quanto le hard skills, in molti casi anche di più.

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