Stefano e l’arte della mixology

Il Bar Manager del Grand Hotel Alassio ci racconta quali sono i segreti del lavorare dietro al bancone di un Grand Hotel.

Stefano, ci racconti quali sono i cocktail più richiesti dalla clientela locale e da quella internazionale?
La clientela nazionale cerca soprattutto cocktail classici mentre quella internazionale, in particolar modo di parte anglosassone, è sempre molto attratta dalla novità anche per una ragione culturale legata al consumo di
cocktail quotidiano. Come in tutti gli ambienti, la moda un po’ fa da padrona.


E quelli che vanno di più in estate?

In estate abbiamo due outlet che svolgono lavori completamente differenti. La spiaggia serve cocktail a base di frutta e pestati, mentre nel bar della lobby sono molto apprezzati i cocktail a base champagne ed i grandi
classici rivisitati.

Sei in questo settore da ormai tanti anni. Com’è cambiato il mondo del bar rispetto al decennio passato?
La prima cosa che mi viene in mente è il grande spazio che viene dato alla creatività. Anni fa i barman non avevano la possibilità di esprimere i loro talenti ed anche gli ambienti di lavoro erano decisamente più rigidi. Oggi,
pur mantenendo uno stile adeguato, il lavoro del bar in contesti di lusso è diventato molto più divertente per chi lavora, ma indubbiamente anche per i clienti.

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