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Stefano e l'arte della mixology
Il Bar Manager del Grand Hotel Alassio ci racconta quali sono i segreti del lavorare dietro al bancone di un Grand Hotel
sabato 24 giugno 2023
Stefano, ci racconti quali sono i cocktail più richiesti dalla clientela locale e da quella internazionale?
La clientela nazionale cerca soprattutto cocktail classici mentre quella internazionale, in particolar modo di parte
anglosassone, è sempre molto attratta dalla novità anche per una ragione culturale legata al consumo di cocktail quotidiano. Come in tutti gli ambienti, la moda un po’ fa da padrona.
E quelli che vanno di più in estate?
In estate abbiamo due outlet che svolgono lavori completamente differenti. La spiaggia serve cocktail a base di frutta e pestati, mentre nel bar della lobby sono molto apprezzati i cocktail a base champagne ed i grandi classici rivisitati.
Sei in questo settore da ormai tanti anni. Com’è cambiato il mondo del bar rispetto al decennio passato?
La prima cosa che mi viene in mente è il grande spazio che viene dato alla creatività. Anni fa i barman non avevano la possibilità di esprimere i loro talenti ed anche gli ambienti di lavoro erano decisamente più rigidi. Oggi, pur mantenendo uno stile adeguato, il lavoro del bar in contesti di lusso è diventato molto più divertente per chi lavora, ma indubbiamente anche per i clienti.
Tra i trend beverage del 2023 si sente molto parlare dei low o no ABV. Qual è la tua opinione in merito?
Ho sempre portato avanti con passione l’introduzione di mocktails e dei low ABV, e credo che con il passare degli anni saranno sempre più richiesti. Ci sono più persone di quante si pensi che amano essere prese in considerazione nella stessa maniera di chi beve drink alcolici.
Facciamo un gioco: abbiniamo ad ogni momento della giornata un cocktail
Prima del pranzo io consiglierei un Bloody Mary, nel pomeriggio il nostro Afternoon Martini (a base marmellata di chinotto di Savona), all’ora dell’aperitivo si fa dura...io, personalmente, berrei un Tommy’s Margarita con il Mezcal e lo zafferano. Per l’after dinner andrei su un Old Fashioned fatto con un Whisky giapponese.
Ci dai qualche consiglio su come realizzare un cocktail perfetto a casa?
Per realizzare un cocktail perfetto a casa ritengo fondamentali due indicazioni (che sono le stesse che trasmetto al mio staff): la qualità del prodotto e la ricerca dell’equilibrio perfetto. Se la qualità del prodotto la possiamo trovare abbastanza facilmente andando per enoteche specializzate, l’equilibrio lo troveremo inizialmente seguendo le dosi e le ricette.